Candidato sindaco di Torino 2021

Comunicati stampa

Non solo Grillo: domani comizio in via Garibaldi e raccolta firme su cannabis terapeutica

Igor BONI (candidato radicale nella Lista PD, Torino e provincia) terrà un comizio elettorale domani, sabato 17 maggio, alle ore 17:00, in via Garibaldi angolo via San Francesco d’Assisi (altezza Municipio).

Nell’occasione i militanti dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta terranno l’ultimo tavolo di raccolta firme sulla petizione popolare che chiede al Comune di Torino di attuare una coltivazione sperimentale di cannabis a fini terapeutici.

Igor Boni:

Sarà il mio terzo comizio in via Garibaldi. Chi vorrà potrà mettere a confronto le urla e gli anatemi di Grillo, il Savonarola del 2000, con le proposte concrete su cui ho incentrato la mia campagna elettorale: dalla green economy al contratto di ricollocazione dei lavoratori, dalla riforma dei criteri di nomina in sanità ad un testo organico e funzionale sulla trasparenza, per un Palazzo sempre più casa di vetro. E potrà anche sottoscrivere la nostra petizione sulla cannabis terapeutica; l’anno scorso riscontrammo ai nostri banchetti per l’eutanasia legale che i cittadini erano molto più avanti dei loro rappresentanti sul tema del fine vita; oggi anche ai banchetti sulla cannabis terapeutica riscontriamo che si fermano a firmare giovani e anziani, cittadini delle più diverse estrazioni sociali e culturali. Anche sulle politiche proibizioniste sulle droghe l’Italia, il Piemonte, Torino sono pronti a cambiare verso.

Torino, 16 maggio 2014

www.igorboni.it

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Piemonte: il nuovo Consiglio ricostituisca commissione d’inchiesta sulla Sanità

Igor BONI (candidato radicale alle regionali nella Lista PD):

La Commissione d’inchiesta sulla sanità aveva portato a galla e reso visibile una piccola parte dell’iceberg rappresentato da inefficienze, burocrazie paralizzanti, difesa dei vari strapuntini nelle tredici aziende sanitarie regionali. Basti pensare al meccanismo perverso delle proroghe automatiche degli appalti, senza indizione di una nuova gara. Il centro-destra preferisce non vedere, non sapere e non guardare, archiviando la commissione e la mole di dati raccolta.
Il nuovo Consiglio regionale dovrà fare tesoro del lavoro svolto e dovrà operare per la ricostituzione della commissione d’inchiesta, affinchè il lavoro iniziato possa essere proseguito e terminato. I dati raccolti, le auspicabili audizioni di tutti i direttori generali, sanitari e amministrativi delle aziende sanitarie dovranno servire a fornire alla nuova Giunta e al nuovo Consiglio regionali un quadro esaustivo e aggiornato per le ormai non più rinviabili riforme di sistema, a partire dalla riforma dei criteri di nomina dei direttori generali delle ASR. La propone ora addirittura il ministro della Salute Lorenzin, salvo naturalmente resettare tutto il 26 maggio … Noi radicali lo proponiamo, in Piemonte, da 13 anni e, comunque vadano le elezioni, continueremo a farlo.

Torino, 15/05/2014

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BONI (RADICALE NEL PD): PER RILANCIARE LE POLITICHE SUL LAVORO ATTUIAMO IN PIEMONTE IL “CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE” PROPOSTO DAL PROF. ICHINO

Dichiarazione di Igor Boni (Candidato nel PD alle regionali)
“Di fronte al disastro accaduto in Piemonte, con dati da record negativo su disoccupazione e cassa in deroga, occorre innovare anche e soprattutto su questo campo. La legge finanziaria consente di sperimentare a livello regionale il contratto di ricollocazione; io credo che Sergio Chiamparino, se come spero uscisse vincente dalla competizione elettorale, dovrebbe inserire tra i principali provvedimenti sul lavoro la proposta del Prof. Pietro Ichino. Si tratta di uno strumento di welfare per contrastare la disoccupazione mettendo sullo stesso piano i lavoratori che hanno perso il lavoro. Dobbiamo fornire un’alternativa a chi ha perso il lavoro tra percepire il semplice sussidio o sottoscrivere su base volontaria un contratto di ricollocazione. Con questo contratto il lavoratore si impegna a collaborare attivamente al suo reinserimento. Il centro per l’impiego valuta il suo livello di ‘occupabilità’, cioè quanto può essere difficile per lui trovare un nuovo lavoro, poi consegna al lavoratore un buono che lui può spendere presso uno degli operatori privati accreditati dalla Regione. L’operatore privato affida il lavoratore a un tutor individuale che lo segue attraverso un percorso intensivo di orientamento, riqualificazione e ricerca di un nuovo lavoro. Il lavoratore è obbligato a partecipare a queste attività e può rifiutare un nuovo lavoro solo se c’è una seria motivazione, altrimenti perde il diritto al sussidio. Per questa attività l’operatore privato viene pagato dalla Regione con una quota che copre i suoi costo fissi e con una quota variabile che però riceve solo se il lavoratore trova un nuovo lavoro che abbia una durata di più di sei mesi. L’operatore privato viene ricompensato non per i servizi che offre, ma solo per i risultati che ottiene”.

N.B. Il 20 maggio prossimo alle ore 18 si terrà presso la sede dell’Associazione Aglietta in via Botero 11/ f il dibattito-confronto dal titolo: “LAVORO E IMPRESE: LE VERE PRIORITA’ DEL PIEMONTE”. Interverranno, moderati da Giulio Manfredi, segretario dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta: Roberto Placido; Giuseppe Garesio; Diego Castagno e Igor Boni.

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Piemonte, Garante Carceri in carica da oggi. Boni (radicale PD): buon lavoro a Mellano … con 4 anni di ritardo

Igor Boni (candidato radicale alle regionali nella lista del PD, Torino e provincia):

Apprendo che ieri il Presidente Roberto Cota ha firmato il Decreto n° 68 del 12 maggio 2014, con cui – ai sensi della legge regionale n° 28/2009 e sulla base della designazione del Consiglio regionale del 16 aprile scorso – Bruno Mellano è stato nominato “Garante delle persone sottoposte a misure restrittivi della libertà personale nell’ambito del territorio della Regione Piemonte”; questa mattina la nomina è stata ufficialmente notificata a Mellano.

Tutto è bene quello che finisce bene, si potrebbe chiosare. Ma considerate tutte le energie che l’Associazione radicale Adelaide Aglietta ha dedicato negli ultimi due anni e mezzo all’argomento (compresi i 10 giorni di digiuno del sottoscritto e di Salvatore Grizzanti), non posso dimenticare che la nomina del garante doveva essere fatta, a norma di legge (art. 7 della L. R. 28/2009), entro il 5 giugno 2010: abbiamo perso quattro anni.

E non posso nemmeno dimenticare tutti i tentativi di far scomparire il garante regionale delle carceri, da quello sbandierato della Lega, che voleva semplicemente abrogare la legge istitutiva, a quello subdolo del duo Pedrale/Montaruli (che per fortuna non si sono più ripresentati agli elettori), che voleva che il garante lavorasse gratis e si occupasse non solo dei detenuti ma anche che facesse il sindacalista degli agenti di polizia penitenziaria.

Con tutto questo antefatto, non posso che augurare buon lavoro a Bruno Mellano; la sua esperienza in materia carceraria è nota e indiscutibile. Sono sicuro che la farà fruttare nell’interesse non dei radicali ma degli oltre 5.000 cittadini detenuti nelle 13 carceri piemontesi e di tutta la comunità penitenziaria.

Torino, 13 maggio 2014

http://www.associazioneaglietta.it/cosa-facciamo/garante-detenuti/

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Sintesi conferenza stampa “Fuori i partiti dalle banche”.

La conferenza stampa volante di Radicali Italiani si è svolta a mezzogiorno davanti alla sede centrale di Intesa San Paolo (Torino, Piazza San Carlo n. 156).

Erano presenti: Igor BONI (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta, candidato alle regionali nella lista PD, Torino e provincia); Valerio FEDERICO (tesoriere Radicali Italiani); Giulio MANFREDI (segretario Associazione Aglietta, Direzione Radicali Italiani).

Federico:

Noi chiediamo la separazione netta fra i partiti (che nominano i membri delle fondazioni bancarie, che a loro volta controllano le banche) e gli istituti di credito. Questo nell’interesse sia delle fondazioni (che tornerebbero a fare quello per cui sono state istituite, il finanziamento dei territori) sia delle banche stesse (che, liberate dall’oppressione politica, potrebbero dedicarsi con più lucidità e libertà alla gestione del credito). Su Torino gravitano 2 delle 4 fondazioni più rilevanti in termini di patrimonio: la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Dal 2007 al 2013, le erogazioni al territorio della Compagnia San Paolo sono diminuite del 21% mentre quelle della Fondazione CRT sono diminuite del 54% (la media nazionale nel periodo è: – 43,7%.

Occorre abolire l’enorme conflitto di interessi fra gli attori politici e quelli finanziari. Le proposte di Radicali Italiani sono: le fondazioni devono fare un “avviso pubblico”, rendendo pubblici i curricula dei candidati nei loro consigli; le fondazioni devono distribuire i fondi al territorio tramite bando pubblico e non tramite affidamento diretto (attualmente, sono il 13% delle erogazioni passa tramite bando pubblico).

Abbiamo presentato una proposta di legge per richiedere la netta separazione fra fondazioni e banche; è in corso una raccolta firme su una petizione popolare a sostegno della nostra proposta. Si può sottoscrivere su: www.radicali.it/banche

Boni:

Questa non è un’iniziativa contro Sergio Chiamparino, attuale candidato del centro-sinistra alla guida della Regione Piemonte ed ex Presidente della Compagnia di San Paolo. E’ un’iniziativa contro una gestione non limpida e non efficiente dei rapporti fra fondazioni e banche, per un’amministrazione corretta del credito, a favore di tutti i cittadini e di tutte le imprese. I radicali in generale ed io in particolare non hanno padroni, redini e mordacchie di sorta; quello che devono dire lo dicono senza guardare a convenienze di sorta. E’ per questo che rivolgo un appello a tutti i candidati alle elezioni regionali e a quelle europee, a partire dai candidati del Partito Democratico, affinchè sottoscrivano e sostengano la nostra iniziativa. Augurandoci che sia Chiamparino il nuovo presidente del Piemonte, cercheremo di interloquire con lui anche su questo, dopo aver già ottenuto da lui un positivo riscontro in materia di riforma delle nomine nella sanità.

Torino, 12 maggio 2014

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Lunedì conferenza stampa “Fuori i partiti dalle banche”

“Fuori i partiti dalle banche! Appello di Radicali Italiani ai candidati elezioni regionali ed europee”
Conferenza stampa volante di Radicali Italiani domani a mezzogiorno fronte San Paolo

La conferenza stampa si terrà domani, lunedì 12 maggio, davanti all’ingresso della sede sociale di Intesa San Paolo (Torino, Piazza San Carlo n. 156).

Interverranno:

Igor BONI (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta, candidato radicale nella lista PD alle elezioni regionali)

Valerio FEDERICO (tesoriere di Radicali Italiani, coordinatore campagna di Radicali Italiani “Sbanchiamoli”)

Giulio MANFREDI (segretario Associazione Aglietta, Direzione Radicali Italiani)

Silvio VIALE (presidente Comitato nazionale Radicali Italiani, consigliere comunale)

http://www.radicali.it/banche

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Salone Libro/Boni: Basta ipocrisie su “il bene” e il Vaticano, parliamo dei “beni” del Vaticano

SALONE LIBRO TORINO/BONI (RADICALE PD): BASTA CON LE IPOCRISIE SU “IL BENE” E IL VATICANO: PARLIAMO PIUTTOSTO DEI BENI DEL VATICANO. PAPA FRANCESCO TELEFONA A PANNELLA MA NON ROMPE IL TABÙ SULLA TRUFFA DELL’8 PER MILLE

Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta, candidato alle regionali nel PD):

Sarò domani mattina all’ingresso del Salone del Libro di Torino, assieme ad altri compagni radicali, non solo per la mia campagna elettorale ma anche per contestare e denunciare l’ipocrisia che ammanta l’edizione di quest’anno del Salone. Picchioni & C. hanno scelto come parola chiave “il bene” e hanno designato come Paese ospite la “Città del Vaticano”: pura casualità? Qualcuno dei tanti scrittori e intellettuali che frequenteranno in questi giorni le sale del Lingotto avrà il coraggio di parlare invece dei “beni” del Vaticano?

Questo Papa così buono, così autentico, così intriso di carità cristiana da telefonare persino a Marco Pannella, perché ha finora taciuto su quella truffa legalizzata che ha nome “8 per mille alla Chiesa Cattolica”? Nessuno ha ancora spiegato a Papa Francesco che in Italia la Conferenza Episcopale Italiana (e le altre confessioni religiose riconosciute, tranne le “Assemblee di Dio”) incassa anche, sulla base delle scelte espresse, i soldi dei contribuenti che non scelgono, che non firmano per nessuna confessione religiosa?

Non stiamo parlando di briciole né di quisquilie: rispetto all’ultima ripartizione dell’8 per mille (fatta nel 2013 sulle dichiarazioni dei redditi del 2009), su oltre trenta milioni di contribuenti solamente il 45% ha espresso un’opzione e solo il 37% ha espresso una scelta a favore della Chiesa cattolica, alla quale, grazie al meccanismo perverso di cui sopra, è però stato assegnato l’82% dei fondi disponibili, cioè un miliardo di euro circa (vedi link in calce).

L’anno scorso contro la truffa dell’8 per mille i radicali hanno cercato inutilmente di raccogliere le firme dei cittadini su un referendum abrogativo. Ma siamo sicuri che se Papa Francesco dichiarasse che è giusto che ogni confessione religiosa percepisca i soldi solamente da chi la sceglie effettivamente (come avviene per le associazioni di volontariato, con il 5 per mille), in Parlamento ci sarebbe la corsa a presentare e approvare una legge ad hoc.

Papa Francesco, sull’8 per mille nulla da dichiarare?

Torino, 9 maggio 2014

Per approfondimenti sulla “truffa dell’8 per mille”: http://www.uaar.it/laicita/otto-per-mille

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Grattacielo Regione: in parte online delibera fantasma. Vicepresidente Pichetto, a che punto è la trattativa con Fuksas?

Come anticipato ai radicali dalla responsabile regionale della trasparenza e anticorruzione, oggi sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte è stata pubblicata quasi integralmente la deliberazione della Giunta Regionale 2 Agosto 2013, n. 83-6285 (Esecuzione dei lavori per la realizzazione del nuovo complesso amministrativo ed istituzionale della Regione Piemonte: indirizzi in merito al conseguimento dell’autosufficienza energetica e alle condizioni di eventuale partecipazione alla fase realizzativa dell’ATI Fuksas capogruppo), di cui era comparso in precedenza sul BURP solo il titolo.

L’Associazione radicale Adelaide Aglietta aveva esercitato l’ “accesso civico” per ottenere il testo completo del provvedimento; di fronte al rifiuto formulato dal Capo di Gabinetto del Presidente Cota, Dr. Luciano Conterno, i radicali avevano diffidato l’Assessore regionale alla trasparenza, Riccardo Molinari, a pubblicare entro 30 giorni la “delibera fantasma”.

Igor Boni (presidente Associazione Aglietta, candidato alle regionali nella lista del PD):

Grazie alla nostra testa dura, i cittadini possono leggere cosa c’è scritto in una deliberazione riguardante la realizzazione di un rilevante bene pubblico, fatto con i soldi dei contribuenti, quale è la Sede Unica della Regione Piemonte, in fase di avanzata costruzione a Torino in zona Lingotto. Con nove mesi di ritardo, i cittadini possono conoscere che – “a relazione del Vicepresidente Pichetto Fratin” – nel maggio 2013 il Raggruppamento professionale con a capo l’architetto Massimiliano Fuksas ha richiesto alla Regione il pagamento di un ulteriore compenso pari a eruo 2.7719,388,05, “pretesa mai accettata o riconosciuta dagli uffici regionali”.

Districandosi tra la selva dei soliti rimandi a verbali, atti e contratti noti solamente agli addetti ai lavori, il cittadino arriva a capire che è in corso fra la Regione Piemonte e l’ATI Fuskas capogruppo una dura vertenza legale, l’esito della quale sarà illustrato in un “successivo provvedimento della Giunta Regionale”. Gli unici “omissis” rimasti nella delibera concernono le condizioni e i limiti entro i quali gli uffici regionali devono condurre la vertenza legale.

Credo che sia interesse di tutti i cittadini piemontesi conoscere quale è lo stato delle cose oggi, a quindici giorni dalle elezioni regionali e al successivo cambio dell’amministrazione regionale.

Vicepresidente, nonché candidato a Presidente, Gilberto Pichetto, nulla da dichiarare?

Torino, 8 maggio 2014

LINK A “DELIBERA FANTASMA”:

http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2014/corrente/siste/00000197.htm

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ROBERTO GIACHETTI A SOSTEGNO DI IGOR BONI, RADICALE CANDIDATO NEL PD PER LE REGIONALI

Roberto Giachetti, esponente del PD e vice-Presidente della Camera dei Deputati, nonchè iscritto all’Associazione radicale Adelaide Aglietta, ha espresso il suo sostegno a Igor Boni per le prossime elezioni regionali del 25 maggio. Giachetti ha reso pubblica la sua dichiarazione tramite un breve messaggio video che è stato messo in rete dal comitato elettorale dell’esponente radicale torinese candidato nelle liste del PD.

Il video è reperibile su www.igorboni.it

Dichiarazione di Igor Boni:

Lo dico senza mezzi termini: sono fiero di ricevere il sostegno di quello che ritengo uno dei migliori Deputati oggi presenti in Parlamento. Roberto Giachetti ha dimostrato la sua passione e la sua determinazione in tanti anni di battaglie per i diritti e nella lotta durissima contro il famigerato Porcellum che ha condotto con la nonviolenza, con lo sciopero della fame, tra la diffidenza iniziale di tanti. Spero di riuscire ad avere la stessa determinazione in queste settimane difficili per conquistare per il Piemonte laicità, trasparenza, legalità e responsabilità. Dopo questi quattro anni di oblio dobbiamo riuscire a conquistare un nuovo risveglio, un nuovo modo di fare politica: un modo pulito, autofinanziato, sincero e senza ambiguità. Sono quasi trentanni che ci provo da fuori del Palazzo ed è ora di contaminare anche le stanze del potere.

Torino, 8 maggio 2014

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GIOVINE/RADICALI – VIALE E BONI, SCONFITTI GLI ONESTI

Giovine/Radicali – Viale e Boni, sconfitti gli onesti

I radicali, che sin dall’inizio si sono battuti per denunciare le liste farlocche di Michele Giovine, prendono atto della sentenza del Consiglio di Stato e intervengono con Silvio Viale, consigliere comunale, e Igor Boni, candidato radicale alle elezioni regionali nelle liste del PD, che hanno diffuso la seguente dichiarazione:

“Possiamo dire che con la riammissione delle liste di Giovine sono sconfitti gli onesti. Dispiace che Pichetto cerchi di recuperare la credibilità persa con le mutande verdi di Cota arruolando il “falsario” delle liste tarocche. Per dirla come la direbbero loro: non ci pare un gran messaggio educativo per i giovani.”

Torino, 7 maggio 2014.

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