Igor BONI (candidato radicale alle regionali nella Lista PD):

La Commissione d’inchiesta sulla sanità aveva portato a galla e reso visibile una piccola parte dell’iceberg rappresentato da inefficienze, burocrazie paralizzanti, difesa dei vari strapuntini nelle tredici aziende sanitarie regionali. Basti pensare al meccanismo perverso delle proroghe automatiche degli appalti, senza indizione di una nuova gara. Il centro-destra preferisce non vedere, non sapere e non guardare, archiviando la commissione e la mole di dati raccolta.
Il nuovo Consiglio regionale dovrà fare tesoro del lavoro svolto e dovrà operare per la ricostituzione della commissione d’inchiesta, affinchè il lavoro iniziato possa essere proseguito e terminato. I dati raccolti, le auspicabili audizioni di tutti i direttori generali, sanitari e amministrativi delle aziende sanitarie dovranno servire a fornire alla nuova Giunta e al nuovo Consiglio regionali un quadro esaustivo e aggiornato per le ormai non più rinviabili riforme di sistema, a partire dalla riforma dei criteri di nomina dei direttori generali delle ASR. La propone ora addirittura il ministro della Salute Lorenzin, salvo naturalmente resettare tutto il 26 maggio … Noi radicali lo proponiamo, in Piemonte, da 13 anni e, comunque vadano le elezioni, continueremo a farlo.

Torino, 15/05/2014