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“Le ONG vedranno l’Italia solo in Cartolina” sbraita il ministro di tutto nonché Presidente del Consiglio in pectore, che nega l’esistenza di torture agli 800.000 migranti “ospitati” nei lager libici malgrado le migliaia di foto, immagini e prove di ogni genere.
Tutto lasciato nelle mani della guardia costiera libica che diviene l’unica responsabile dei soccorsi o supposti tali.
Il risultato è visibile e limpido: 220 morti in una settimana e oggi altri 100 dispersi.
Nessuno li può soccorrere (nessuno li deve soccorrere!) e noi italiani brava gente siamo complici – non silenti ma attivi – di questa strage.
Complici letteralmente, non per inerzia o per indifferenza. Complici per aver messo in atto azioni che favoriscono la morte di queste persone. Persone, ripeto. Persone.
Si può sorridere, dire che non è vero, che sono buonista (che non si capisce come è divenuto un insulto), che vengono qui che è una pacchia, che fanno gite in nave a spese nostre, che portano malattie, dire che non c’è spazio per qualche centinaio di migliaio di migranti in una Europa che ha mezzo miliardo di persone.
Mentre lo dite, o anche solo lo pensate, siete diventati “la banalità del male”.
Non è tempo di silenzio, è tempo di far sentire che esiste (perché esiste!) un’altra Italia e un’altra Europa.
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