Candidato sindaco di Torino 2021

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Un mese intenso di incontri e di progetti per il futuro dell’Ipla

sitoIpla
Ieri e oggi ho partecipato a due importanti incontri con gli Assessori regionali Aldo Reschigna (Bilancio) e Giuseppina De Santis (Partecipate) insieme al Direttore f.f. dell’Ipla Luca Rossi.
Si incomincia a delineare una strada percorribile che possa valorizzare le attuali funzioni che svolge l’Istituto Piante da Legno e l’Ambiente (nella foto vedete la homepage del sito dell’Ipla) ma con la necessità di individuare nuovi ruoli che possano anche avere un risvolto economico diretto. Tra questi, credo siano aspetti non secondari su cui puntare la predisposizione e attuazione di un piano di manutenzione del territorio regionale contro i dissesti idrogeologici come pure l’attivazione di un percorso di valorizzazione dei nostri boschi e dei nostri territori rurali.
La nostra situazione si può guardare da due angolazioni differenti: da una parte sono intatte ad oggi le difficoltà che avevamo fino ad un mese fa quando ho ricevuto l’incarico di Amministratore Unico dell’IPLA e dall’altra sono evidenti una serie di condizioni di contorno positive che fanno intravvedere una possibilità di soluzione. Difficile ad oggi dire come andrà a finire ma sono certo che se arriveremo ad una soluzione stabile dobbiamo tutti sapere che saremo in un’altra realtà.
Da anni auspichiamo una riforma e oggi le condizioni di contorno impongono una riforma che possa ridurre i costi, aumentare l’efficienza, consolidare le nostre competenze e aprirci il mercato verso un numero maggiore di clienti rispetto alla situazione odierna.
Lo spirito di conservazione che in un modo o nell’altro pervade ciascuno – non parlo dell’IPLA ma di tutti – deve essere superato dalla voglia e dalla necessità di voltare pagina. Inutile fare voli pindarici, però: dobbiamo confrontarci con le norme in vigore e le difficoltà, muovendo passi concreti. In sostanza ci si chiede – mi si chiede – di fare in tre mesi quello che non si è fatto in otto anni; tutto questo è e sarà difficilissimo ma è e sarà indispensabile.
Con questo spirito crediamo utile autoimporci scadenze prossime e verificabili per realizzare un cronoprogramma serrato di azioni. Ci apprestiamo a predisporre la semestrale di bilancio da presentare alla Giunta entro il 20 settembre, insieme ad un primo documento ufficiale di analisi dello stato delle cose e di prospettiva; poi una prima bozza di piano industriale da sottoporre al vaglio degli Assessori entro il mese successivo.
Se riusciremo a rispettare queste prime due scadenze avremo aperto un passaggio percorribile. Purtroppo non c’è spazio per commettere errori; io per primo devo sapere che gli obiettivi che mi sono stati consegnati al momento della nomina sono solo un punto di partenza e che occorre fare molto di più.
Per oggi mi accontento dello spirito di collaborazione dimostrato da tutti gli Assessori incontrati, con tutti i consigli e le indicazioni ricevute. Da domani si inizia a guardare e a progettare il futuro.

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Alla Festa Democratica per firmare l’appello “Il PD che vorremmo” e per la cannabis terapeutica

29agosto2014festaPD

Dal 28 agosto è presente alla Festa Democratica di Torino anche il gazebo dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta (nella foto la fase di allestimento). Al banchetto radicale i visitatori della Festa potranno trovare una ricca serie di pubblicazioni e libri radicali e dell’Associazione Luca Coscioni e le bandiere del Tibet e dell’Unione Europea. Sarà anche possibile sottoscrivere due documenti: il Manifesto Appello “Il PD che vorremmo”, promosso da Igor Boni e Sara Levi Sacerdotti, che può essere firmato anche sul sitowww.igorboni.it, e la petizione per la cannabis terapeutica e la legalizzazione delle droghe attualmente proibite.
Igor Boni e Giulio Manfredi (presidente e segretario Associazione Aglietta) hanno dichiarato:
“Come è accaduto nelle edizioni passate, anche quest’anno i radicali saranno presenti alla Festa PD senza altra ricchezza che le loro idee e le loro proposte. Questo vale per il Manifesto/Appello “Il PD che vorremmo”, per un PD aperto, laico, liberale e ambientalista (chiediamo tanto, lo sappiamo, non saremmo radicali se non lo facessimo!); vale anche rispetto al tema della cannabis terapeutica, che è legale in Italia dal 2007, rispetto alla quale tutti (persino il ministro Lorenzin!) o quasi si dichiarano d’accordo … ma la triste realtà è che solo 40 (quaranta) cittadini italiani nel 2013 hanno potuto accedere ai farmaci contenenti cannabinoidi.
Sulla cannabis terapeutica è già stata presentata dall’Associazione Aglietta una petizione popolare in Consiglio Comunale, per attivare un progetto pilota di coltivazione a Torino; alla ripresa dei lavori, andremo alla carica anche del Consiglio Regionale e della Giunta Chiamparino.”

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La mia favola dell’Appennino. Cronaca ed emozioni di due presentazioni del mio libro

DSCN4771“Ma dov’è sto posto di cui si parla nel libro?” – “E’ il Grotto dei rondoni?” – “Sono le “Bugacce?”
Ad alcuni la favola appenninica che ho scritto evoca la curiosità del luogo. Sapere dov’è per andare a vedere di persona. Ad altri richiama alla mente ricordi, solletica la memoria e spinge alla commozione e alla malinconia. Quella malinconia che si situa nello stomaco ma quando è leggera è solo una piacevole compagnia.
17agosto2014 presentazione libro boni granaglione
Presentare il libro a Biagioni (nella foto sopra)lo scorso 17 agosto (luogo delle mie scorribande adolescenziali e successive, fino ad oggi per intenderci) e a Boschi (nella foto qui sotto, il 20 agosto) è stata un’esperienza nuova. Molti hanno scoperto un pezzo di Igor che non conoscevano, io ne ero un po’ spaventato ma alla fine la sorpresa è stata positiva.
martedì20agosto2014presentazionelibro
Un Igor che invece di scherzare su tutto diventa serissimo e che invece di scorrazzare su un campo da calcio con l’età fuori dai limiti di guardia o salire e scendere dalle montagne e dai torrenti senza una meta precisa diventa un interlocutore con cui parlare di noi, della nostra terra, della Natura, del futuro guardando al passato e immaginando cosa erano i nostri nonni e i nonni dei nostri nonni e ancora i loro avi fino ad aprire una finestra di luce lunga 10.000 anni. Vero e verosimile si mescolano nel libro come ogni tanto accade nella vita di ciascuno di noi. “Senza radici non si vola” è la collana della casa editrice Andromeda nella quale è inserito “Come le pietre raccontano. La grande favola dell’Appennino” e non è lì per caso.
Certamente l’emozione più grande è stata quella che ho provato il 20 agosto quando a seguire la presentazione c’era anche mia madre e mia nonna (con me nella foto qui sotto), Giovanna Tagliavini, classe 1915 a pochi mesi dal traguardo dei 100 anni.
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E’ lei La persona alla quale ho dedicato il libro perché è una roccia come quella che mi ha parlato. Un esempio da seguire, di poche parole, mai banali, mai scontate.
E’ raro che mi senta pienamente soddisfatto di quello che faccio, ma quando alla fine della presentazione sono uscito con lei sotto braccio (e dall’altra il bastone) per condurla alla macchina che la riportava a Sasso Marconi dove vive con mio zio mi son detto “bravo” da solo.
Prima di partire per tornare a Torino ho fatto un salto dalla roccia per salutarla. L’ho ringraziata delle sue parole e gli ho regalato un libro che ho messo in una fessura (foto in alto), tra gli strati di arenaria. A futura memoria.
libro Igor

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In moto la macchina per il rilancio dell’Ipla. Due incontri con gli assessori all’Agricoltura e all’Ambiente

Giornata intensa oggi, all’insegna delle idee e dei progetti per il futuro.
Con il Direttore f.f. Luca Rossi dell’Istituto Piante da Legno e Ambiente, dopo un incontro mattutino di un’ora in Azienda con tutti i responsabili delle strutture tecniche per fare il punto, abbiamo incontrato gli Assessori Giorgio Ferrero (nella foto qui sotto) e Alberto Valmaggia (nella foto in fondo).

Un’ora e mezza di dialogo intenso con ciascuno, per illustrare la difficile situazione e ragionare insieme di come strutturare al meglio l’Istituto (o quello che scaturirà dalla riforma dello stesso) per le esigenze della Regione e per ottimizzare le nostre competenze cercando di ampliare i potenziali clienti al di fuori dei tre proprietari di oggi.
Abbiamo messo in campo tutto il nostro patrimonio di conoscenze e alcune proposte trovando ascolto e altrettanto impegno. Si è parlato della necessità di sfruttare al meglio i fondi europei sull’agricoltura e di come strutturare un’organizzazione capace di sfruttare le risorse già oggi a disposizione della Regione per contrastare il dissesto idrogeologico, produrre biomassa legnosa per energia e gestire con razionalità l’enorme patrimonio forestale piemontese.
Abbiamo parlato di valorizzazione dei territori e di produzioni tipiche, di tartufi e turismo, di formazione e di gestione, di lotta alle zanzare e alle patologie trasmesse dalle stesse. E ovviamente ci siamo soffermati sulle possibili soluzioni strutturali comprese tra la necessità di ridurre i costi e quella di individuare nuove linee d’azione.
Il tutto senza alcun tipo di assistenzialismo, guidati dalla necessità di aumentare la nostra efficienza e con l’obiettivo di favorire l’economia dei territori con le azioni che saranno intraprese.
Entro la fine di settembre abbiamo il compito di predisporre per la Giunta un documento di indirizzo che illustri le principali linee d’azione che individueremo come strategiche (da questo documento entreremo concretamente nel nuovo progetto) e a ottobre, dopo un confronto con la Giunta stessa, ci prepariamo a predisporre una prima bozza di nuovo piano industriale da sottoporre alla discussione.
La macchina ha riacceso i motori e incomincia a percorrere la strada. Se saremo veloci dipende anche da noi; se arriveremo all’obiettivo dipenderà da tanti fattori anche esterni al nostro potere e volere. Ma per ora non posso che essere soddisfatto dell’avvio; non sono nemmeno tre settimane che è cominciata questa avventura e siamo solo all’inizio del percorso.

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LEGGE ELETTORALE/RADICALI: NO ALLA CONTRORIFORMA DELLE PREFERENZE. ROTTAMIAMOLE ANCHE DALLE LEGGI REGIONALI

I Radicali Silvio Viale (Presidente Comitato nazionale Radicali Italiani) e Igor Boni (Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta) intervengono nel dibattito sulla legge elettorale con la seguente dichiarazione:
“La reintroduzione delle preferenze sbandierata dai 5 stelle, dal Nuovo Centrodestra, da una parte del PD e da un parte di Forza Italia come un atto di democrazia per “permettere ai cittadini di scegliere i propri eletti” avrebbe il solo effetto di alimentare clientele e clan di ogni sorta. Sembra che ci si sia dimenticati che proprio le preferenze sono state responsabili dei peggiori mali della prima repubblica. Come ci si è dimenticati in fretta che gli italiani le abolirono con due referendum. In questo bailamme persino il ritorno al Mattarellum sembra essere un passo avanti contro quella che si configura come una controriforma. Nessun sistema è perfetto, ma non v’è dubbio che i collegi impongano la scelta della persona in un confronto virtuosa per strappare voti agli avversari, mentre con le preferenze decidono esigue minoranze di elettori in una lotta fratricida, tutta interna alle liste. Riciclare le preferenze significa cambiare verso nella direzione sbagliata, verso le macerie della prima repubblica, mentre bisognerebbe rottamarle definitivamente anche nelle elezioni regionali, insieme ai listini bloccati.”

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