Igor Boni (candidato radicale nella Lista PD alle elezioni regionali):

Le 1.557 preferenze che ho ricevuto sono chiaramente insufficienti per permettermi di entrare a Palazzo Lascaris. Rappresentano comunque un gruzzolo di credibilità politica conquistato faticosamente, giorno dopo giorno, in una campagna elettorale dove ero consapevole fin dall’inizio di essere un vaso di coccio in viaggio con tanti vasi di ferro, molti degli altri candidati nella lista PD. Non rinnego nulla della scelta fatta che è stata la logica conseguenza della prima scelta che io, Silvio Viale e Giulio Manfredi compimmo nel novembre 2012, quando appoggiammo alle primarie del PD Matto Renzi contro Pier Luigi Bersani e contro tanti che oggi nel PD sono Renziani senza se e senza ma.
In questi oltre trenta giorni di campagna elettorale siamo riusciti a concepire cose utili per il futuro, dal progetto di legge “Piemonte trasparente”, fatto proprio dal segretario regionale del PD Davide Gariglio, alla disponibilità a venire in Piemonte a fare l’assessore regionale al Lavoro dell’economista Pietro Ichino.

Siamo riusciti a dare ossigeno a tanti che si erano allontanati dalla politica, dai Radicali e dal PD; con loro vorrei ricominciare da questo risultato per guardare avanti.
Come sempre, ripartiamo non dalla ‘roba’ ma dalla politica”.

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