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Si è svolta oggi l’Assemblea ordinaria dei Soci nella quale l’Amministratore unico Igor Boni ha presentato il bilancio della Società – approvato dai Soci – che chiude il 2015 con circa 12.000 € di attivo. Durante l’incontro sono stati presentati gli obiettivi raggiunti durante l’anno passato e le prospettive e criticità del 2016.

Di seguito i dati più importanti illustrati, risultato di azioni pluriennali di contenimento dei costi e rilancio della Società:
● Chiusura del bilancio 2015 con un attivo di circa 12.000 €.
● Riduzione dei costi del personale del 20%.
● Dimezzati i costi generali e quasi dimezzato il costo degli organi di amministrazione.
● Ridotto di oltre il 90% i rimborsi complessivi dell’organo di amministrazione.
● Nessun utilizzo della Cassa Integrazione in deroga.
● Riduzione dei debiti verso i fornitori e dei crediti dalla Regione.
● Impostazione strategica di progetti internazionali.
● Rispetto rigoroso dei tempi di consegna dei progetti e della qualità dei lavori.
● Rispetto della normativa sulla trasparenza con pubblicazione sul sito in tempo reale di bilanci, provvedimenti, incarichi, curricula e compensi in “Società trasparente”.
● Redazione e pubblicazione del Codice di comportamento dei dipendenti IPLA e del Piano triennale anticorruzione 2016-2018.
● Completamento della manutenzione straordinaria degli edifici grazie all’impegno regionale.
● Ingresso in Istituto di cittadini e scuole per diffondere conoscenze sull’ambiente.

Dichiarazione di Igor Boni
Il 2015 chiude in attivo ed è una buona notizia che non era scontata. Si tratta del terzo anno consecutivo nel quale l’IPLA è di nuovo in carreggiata rispetto ai conti, dopo le gravissime difficoltà del 2011 e 2012. Ci tengo a sottolineare che il 2015 è il primo anno dove siamo di nuovo riusciti a mantenere i conti in ordine, senza l’utilizzo di ammortizzatori sociali e rispondendo con prontezza sempre maggiore a tutte le esigenze progettuali che il nostro principale committente (Regione Piemonte) ci ha sollecitato. Tutti insieme abbiamo dimostrato che è possibile gestire una Società partecipata in modo trasparente e lavorare in una Società partecipata in modo virtuoso, lasciando fuori dalla porta clientele, favori e tutto quanto ha contribuito a fare di alcune partecipate un problema da risolvere più che una risorsa. L’urgenza attuale è individuare un nuovo progetto di riforma strutturale da realizzare, per dare stabilità a una situazione ancora precaria, dopo che purtroppo si è arenata l’ipotesi di costituzione dell’Agenzia Foreste e Territorio che avrebbe dovuto mettere insieme IPLA con operai e impiegati forestali e alcuni dipendenti regionali”.