“Gianna Pentenero ci ammonisce a un atto di responsabilità e ci dice che le primarie in questo contesto non sarebbero opportune. Io rimando al mittente queste affermazioni e dico che l’atto di responsabilità è chiedere ai cittadini torinesi che vogliono voltare pagina di scegliere le idee, i progetti e da chi vogliono farsi rappresentate nella corsa per far vincere il centrosinistra. Certo che c’è l’emergenza covid ma la democrazia non va e non deve andare in lockdown. L’ho già detto e lo riaffermo con convinzione. Tanto più che questi richiami alla responsabilità hanno il sapore dell’ipocrisia di chi vede nelle primarie un rischio e preferisce che la scelta del candidato venga fatta nelle stanze dei partiti.
Gianna Pentenero e gli altri che sottotraccia vogliono far saltare il banco hanno visto le file ordinate di cittadini fuori dall’anagrafe? Fuori dagli uffici postali? In attesa a molte decine o centinaia di fronte ai laboratori di analisi per i tamponi o accanto ai tendoni allestiti? Quale sarebbe la differenza con le primarie?
Oggi le forze politiche del centrosinistra hanno scelto le primarie come strumento utile per Torino. Non farle non sarebbe affatto un atto di responsabilità ma una scelta grave e pienamente politica.
Per quanto mi riguarda la campagna non solo va avanti ma cresce e coinvolge giorno dopo giorno settori di questa città che vogliono aprire le porte a una nuova era per la nostra Città, le stesse porte che altri vogliono chiudere”.