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“È grave che la seconda carica dello Stato strumentalizzi la condizione dei lavoratori per meri calcoli elettorali. Se non avesse platealmente dismesso il suo senso delle istituzioni, il Presidente del Senato in carica non potrebbe che ammettere che serve maggior integrazione europea per avere anche regole industriali condivise ed evitare quindi che Stati come la Slovacchia e la Polonia facciano dumping sociale: una pratica che è sempre inaccettabile, ma tanto più all’interno dell’Ue e con fondi comunitari. Invece, da leader di LeU, Grasso ha scelto la strada della propaganda e attacca chi, come Emma Bonino, si assume la responsabilità di dire agli Italiani come stanno davvero le cose: e cioè che per riformare l’Unione Europea occorre difenderla dai nazionalisti e smettere di accrescere il debito pubblico contenendo la spesa corrente. Quanto ad aumento del debito il programma di LeU parla chiaro e a scapito dei cittadini, soprattutto quelli più deboli”, lo dichiara in una nota il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi, candidato alla Camera di +Europa con Emma Bonino.

Anche Igor Boni, candidato alla Camera nelle Circoscrizioni Piemonte1 e Piemonte2, sul suo profilo Facebook aggiunge una riflessione:
“In politica gli scontri sulle idee sono sempre positivi. Inaccettabili invece le bassezze e le strumentalizzazioni fatte sulla pelle di altri. Oggi sentire Grasso e Boldrini che associano il dramma dei lavoratori della Embraco alla nostra proposta di +Europa dimostra la pochezza e l’infima qualità di questi personaggi.
Giusto per precisare noi vogliamo +Europa anche per ridurre il divario su tassazione e costo del lavoro e limitate casi come questo, che peraltro è purtroppo uno di tanti.
In più i due personaggi suddetti dovrebbero spiegare la logica che sottende alla scelta di favorire in centinaia di collegi uninominali la vittoria della destra più becera, violenta, populista, protezionista e xenofoba dal dopoguerra ad oggi. Perché questo è l’effetto concreto di presentarsi da soli. Pensano che così facendo ci sarebbe un vantaggio per i più deboli che a parole dicono di voler difendere? Su tutto questo mi piacerebbe poter discutere in un confronto pubblico e non con dichiarazioni a favore di telecamera e senza contraddittorio.”