Candidato sindaco di Torino 2021

Granelli

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C’è un solo referendum che avrebbe senso fare in questo frangente pericolosissimo: una consultazione popolare di tutti cittadini dell’attuale Europa – il primo referendum a valenza europea – per chiedere se sono o meno d’accordo con gli Stati Uniti d’Europa.
Una specie di referendum costituente per chiedere se si è o meno d’accordo con una politica estera e di difesa comune, un esercito comune, una politica fiscale comune, una politica dell’immigrazione comune, una politica ambientale comune.
Sarebbe una risposta adeguata ai tempi invece di inseguire stupidamente l’illusione di Tsipras come fanno tanti politicanti italiani o le politiche burocratiche dei governi europei (tedesco innanzitutto) che nel recente passato hanno fornito compiti impossibili alla Grecia (che nessuno di loro sarebbe stato in grado di eseguire a casa propria) creando di fatto i presupposti della deriva attuale.
Se si riuscisse a fare un salto in avanti con la creazione di un unico stato europeo di stampo spinelliano e federalista conquisteremmo altri decenni di pace e benessere, altrimenti lo sfilacciamento lento ma continuo e inesorabile dell’attuale Europa, in concomitanza con i colpi di coda del gigante russo, può prefigurare il peggio. Parlo proprio del peggio.

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Corte Costituzionale o Corte Irresponsabile? A bocce ferme, dopo qualche giorno dal fatto, mi sento di dire che la decisione della Corte Costituzionale in merito alle pensioni è per dir poco alquanto discutibile.
Qualcuno potrà contestare: ma tu che ne sai, sei mica un costituzionalista! No, non lo sono. Ma dato che il voto che potrebbe costare al Paese dai 16 ai 18 MILIARDI di euro è stato preso a maggioranza e da quel che si scrive 6 giudici hanno votato contro direi che anche costituzionalisti di provata fama ed esperienza hanno dubbi.
Può quindi una Corte divisa a metà – e senza il plenum previsto dato che mancano due giudici – arrogarsi il diritto di modificare fino a distruggere un percorso economico di risanamento messo in campo da Governi e Parlamenti dopo dibattiti, discussioni e mediazioni? Può un principio di diritto evidentemente non univoco portare a modificare provvedimenti fino a prefigurare il collasso del Paese se fossero rispettate alla lettera le indicazioni della Corte? Io dico di no. La Corte stessa, negli anni, a partire dai giudizi sulla ammissibilità dei referendum (giudizi in alcuni casi vergognosi), ha dimostrato di uscire dal dettato costituzionale ampiamente costruendo una “Costituzione di fatto” che ha travalicato la “Costituzione scritta”. Possiamo discutere a lungo su questo, se sia giusto o sbagliato. Io credo ad esempio che una cosa è la “sacralità” del principio scritto, altra cosa è il “principio interpretato”. Ma è assolutamente incontrovertibile che un organismo di questa natura che si prende il potere di disfare e ricostruire al posto del legislatore deve assumere le proprie decisioni in piena trasparenza. Nessuno è intoccabile, nemmeno i Giudici della Corte. In sostanza voglio sapere chi ha votato in un modo e in un altro e perché; voglio che le sedute siano pubbliche e che il dibattito tra i giudici sia pubblico; voglio che i documenti presentati siano pubblici. Altrimenti arriviamo al paradosso di analizzare il pelo nell’uovo di ogni Parlamentare, dei Ministri, di Presidenti di ogni ordine e grado e poi vedere che un pugno di Giudici in una stanza chiusa possa fare il bello e il cattivo tempo senza alcun controllo o verifica.

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STATI UNITI D’EUROPA!
Crisi libica? Stati Uniti d’Europa!
Crisi Ucraina? Stati Uniti d’Europa!
Rapporti di forza con la Russia? Stati Uniti d’Europa!
Grecia fuori o dentro l’euro? Stati Uniti d’Europa!
Accoglienza e controllo in tema di immigrazione? Stati Uniti d’Europa!
Deriva fondamentalista della Turchia? Stati Uniti d’Europa!
Pace in Medioriente? Stati Uniti d’Europa!
Ripresa economica? Stati Uniti d’Europa!
No allo strapotere della potenza USA? Stati Uniti d’Europa!
Non è la bacchetta magica per tutto,
è l’UNICA OPZIONE POLITICA per evitare disastri peggiori degli attuali
e fare passi avanti, nella direzione giusta.

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Nel campo profughi di Yarmouk, in Siria, le migliaia di Palestinesi intrappolati tra la follia omicida dell’Isis e le bombe di Assad sono la terribile metafora della incapacità e dell’inerzia di un’Europa mai nata e di una politica estera degli USA che in Siria ha commesso errori madornali.

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Kenya: oggi siamo tutti ‪#‎cristiani‬. Contro ogni fondamentalismo sosteniamo le democrazie, promuoviamo i diritti e organizziamo la nonviolenza.

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D’attorre dice che con ‪#‎preferenze‬ e ‪#‎proporzionale‬ il 99 per cento dei renziani sarebbe fuori dal ‪#‎parlamento‬. Mi pare un complimento più che un’accusa.

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In Francia con 436 Sì è 34 No è stato approvato il testo di legge sul fine vita. In Italia il Parlamento non ha nemmeno il coraggio di discutere. La nostra legge di iniziativa popolare sull’eutanasia attende che Presidenti delle camere e Capigruppo si assumano finalmente la responsabilità che gli compete. Non discutere del tema qualifica per l’ennesima volta l’ipocrisia di gran parte della politica italiana.

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