Candidato sindaco di Torino 2021

Comunicati stampa

Bene Chiamparino su commissione inchiesta Sanità. Ora fuori i partiti dalla Sanità con pdl “Piemonte trasparente”

Igor Boni (esponente radicale PD):

Già in campagna elettorale avevo chiesto la ricostituzione della Commissione d’indagine del Consiglio Regionale su sanità e appalti pubblici. Innanzitutto per non sprecare tutto il lavoro fatto, tutto il materiale acquisito dalla Commissione; per un ragione di ‘buon senso’, come dice giustamente Sergio Chiamparino.
E poi la Commissione d’inchiesta costituirebbe un utile supporto e completamento, sul fronte caldo della sanità regionale, del progetto di legge “Piemonte Trasparente” che ho predisposto con Davide Gariglio, con la collaborazione dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta; progetto che Gariglio potrà presentare all’apertura dei lavori del Consiglio regionale e che costituisce l’occasione per togliere finalmente dalle mani dei partiti le nomine dei direttori generali delle Aziende sanitarie regionali.

Torino, 29 maggio 2014

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Regionali, Boni (radicale nel PD): ripartiamo da 1557 preferenze, dal progetto “Piemonte trasparente” e dalla disponibilità di Pietro Ichino

Igor Boni (candidato radicale nella Lista PD alle elezioni regionali):

Le 1.557 preferenze che ho ricevuto sono chiaramente insufficienti per permettermi di entrare a Palazzo Lascaris. Rappresentano comunque un gruzzolo di credibilità politica conquistato faticosamente, giorno dopo giorno, in una campagna elettorale dove ero consapevole fin dall’inizio di essere un vaso di coccio in viaggio con tanti vasi di ferro, molti degli altri candidati nella lista PD. Non rinnego nulla della scelta fatta che è stata la logica conseguenza della prima scelta che io, Silvio Viale e Giulio Manfredi compimmo nel novembre 2012, quando appoggiammo alle primarie del PD Matto Renzi contro Pier Luigi Bersani e contro tanti che oggi nel PD sono Renziani senza se e senza ma.
In questi oltre trenta giorni di campagna elettorale siamo riusciti a concepire cose utili per il futuro, dal progetto di legge “Piemonte trasparente”, fatto proprio dal segretario regionale del PD Davide Gariglio, alla disponibilità a venire in Piemonte a fare l’assessore regionale al Lavoro dell’economista Pietro Ichino.

Siamo riusciti a dare ossigeno a tanti che si erano allontanati dalla politica, dai Radicali e dal PD; con loro vorrei ricominciare da questo risultato per guardare avanti.
Come sempre, ripartiamo non dalla ‘roba’ ma dalla politica”.

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Boni (Radicale PD): inaccettabili dichiarazioni sindacato autonomo GTT. Far prevalere competenze su appartenenze

Sui giornali di oggi è possibile leggere la seguente dichiarazione di Fabio Cermenati (sindacato autonomo Fast-Confsal), rispetto al problema dei tanti autisti GTT impegnati nei seggi elettorali: “… Dovrebbero essere i partiti, dato che sono la nostra proprietà, a contenere il fenomeno …”.

Igor BONI (candidato radicale nella lista PD su Torino e provincia):

La dichiarazione del sindacalista autonomo è inaccettabile; non si devono confondere né le aziende nè le istituzioni con i partiti. E’ tristemente vero che le parole di Cermenati fotografano una situazione che è talmente ormai incancrenita da essere accettata da quasi tutti; nel quasi ci stanno i radicali, da mezzo secolo. Io non mi accontento di scattare la fotografia; mi sono candidato per cambiare verso anche nella gestione delle partecipate regionali, per avere anche qui più trasparenza, per togliere le mani dei partiti dalla gestione della cosa pubblica. Le competenze devono prevalere sulle appartenenze. Utopia? Girando piazze e mercati, ho toccato con mano il livello di rabbia e frustrazione dei cittadini; i partiti saranno costretti a cambiare anche in questo settore, come sono stati costretti a ridurre i costi della politica, o, meglio, i costi della partitocrazia.

Torino, 25/05/2014

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Boni (radicale nel PD): ecco quanto ho speso. E gli altri?

Dichiarazione di Igor Boni (Candidato radicale nelle liste del PD):

In attesa di consegnare nelle prossime settimane alla Corte d’Appello la documentazione ufficiale con le pezze giustificative richieste relative ai contributi ricevuti e le spese effettuate, credo sia importante da subito – in nome della trasparenza che dovrebbe essere richiesta a tutti i candidati – avere idea di quanto è costata la campagna elettorale di ciascuno.

Quelli che pubblico qui di seguito sono dati provvisori ma che sono precisi nell’ordine di grandezza. In totale la mia campagna elettorale come costi vivi è costata circa 8.400 euro, così ripartiti:
– cancelleria 40
– copisteria 140
– spedizioni postali 375
– organizzazione incontri 180
– tipografia 3.680
– pubblicità quotidiani 1.650
– attacchinaggio 850
– gestione sito internet 1.500

A tutto questo si dovrebbe aggiungere lo stipendio che ho perso, dato che ho preso un mese di aspettativa non retribuita dal lavoro (IPLA SpA) e l’instancabile attività di una quindicina di persone che a tempo pieno o a tempo parziale hanno contribuito volontariamente per il successo di questa avventura. Credo che nel metodo utilizzato (trasparente, low cost, autofinanziato) abbiamo prefigurato in concreto un modo diverso di fare politica. Dato che come sempre i mezzi prefigurano i fini anche questo è importante.
Ci tengo a sottolineare che in questi oltre trenta giorni abbiamo voluto parlare dei temi, affrontare i problemi e mettere sul tavolo le nostre proposte. Lo abbiamo fatto tra la gente dei mercati e nelle piazze, nelle vie del centro delle città e pubblicamente con comizi. Abbiamo tentato in ogni modo di riconquistare quella nobiltà della politica che purtroppo è schiacciata tra le urla populiste di alcuni e la difesa corporativa degli altri.

Torino, 23 maggio 2014

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Boni (radicale nel PD): presentato oggi progetto di legge “Piemonte trasparente” che toglie ai partiti le nomine dei direttori ASL

Oggi, durante la conferenza stampa di chiusura della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali, che si è svolta nella sede di via Masserano a Torino, Davide Gariglio (Segretario regionale del PD) ha illustrato il progetto di legge “Piemonte Trasparente” preparato in collaborazione con Igor Boni (candidato radicale nel PD) e l’Avv. Antonello M. Polito dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta.

Dichiarazione di Igor Boni:

Altro che insulti e urla nelle piazze! Questo è un atto concreto che consentirà al Piemonte di cambiare pagina. Con il progetto di legge che abbiamo predisposto, oltre a istituire la figura del Garante della trasparenza che vigilerà sulla applicazione (e sulla mancata applicazione) del Decreto trasparenza del 2013, abbiamo messo le basi per togliere dalle mani dei partiti le nomine dei Direttori delle ASL. Si tratta di una vera e propria rivoluzione democratica. Nel testo che sarà presentato in Consiglio si prevede l’esternalizzazione delle nomine, dando a società esterne il compito di verificare tra i candidati al ruolo di Direttore chi ha le compteneze e il curriculum adatti. La politica potrà decidere chi nominare solo tra chi ha le qualità specifiche necessarie e non, come adesso, in base a discutibili criteri di appartenenza partitica o correntizia. Tutto il processo deve essere messo in rete prima della nomina in libera visione a tutti i cittadini.

Questo è il modo di ricostruire la fiducia; trincerarsi in difesa o auspicare che tutto venga spazzato via con processi sul web sono due facce della stessa medaglia. Occorre una svolta radicale e farò di tutto perchè avvenga, in Piemonte e anche all’interno di questo Partito Democratico.

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Anniversario legge 194, Boni (Radicale PD): istituire anagrafe obiettori, garantire in tutti i reparti almeno il 50% di personale non obiettore

Domani, 22 maggio 2014, ricorre il 36° anniversario dell’approvazione della legge 194/1978, che legalizzò, a determinate condizioni, l’interruzione di gravidanza in Italia.

Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta e candidato alle regionali nella lista PD):

Da 15 anni, con Silvio Viale, l’Associazione Aglietta si batte per migliorare la legge 194, cioè per migliorare le condizioni in cui le donne italiane possano scegliere di usufruire dell’interruzione di gravidanza. Ci siamo battuti per introdurre effettivamente in Italia l’aborto farmacologico, già previsto e consentito dalla legge 194. Ci battiamo per fare emergere finalmente i dati sul fenomeno dell’obiezione di coscienza.

I radicali, nel 1972, fecero approvare una legge che garantiva l’ “obiezione di coscienza” al servizio militare. Abbiamo, da allora, sempre difeso il diritto all’obiezione; questo non significa accettare passivamente che dietro lo scudo di quel diritto si possa pregiudicare la possibilità per le donne di abortire. I dati a livello nazionale parlano di una media del 70% di medici obiettori, con punte del 100%. Occorre, però, che tali dati siano analitici, regione per regione, ospedale per ospedale, e pubblici, a disposizione di tutte e tutti.

Per questo, propongo l’istituzione dell’ “anagrafe pubblica regionale dell’obiezione di coscienza”: sul sito dell’Assessorato regionale alla Sanità devono essere raccolti ed aggiornati costantemente i dati sul personale obiettore, garantendo la privacy. Ricordiamo che la pubblicità di tali dati è ancora più rilevante poiché in Italia l’interruzione di gravidanza è l’unico intervento sanitario riservato al monopolio pubblico (i radicali proposero un referendum nel 1981 per permettere ai medici privati di praticare gli aborti ma furono sconfitti).

Rimane, infine, pienamente valida la proposta di legge radicale depositata a più riprese in Parlamento che chiede di assicurare nei reparti di ginecologia la presenza di almeno il 50% di personale non obiettore.

Torino, 21 maggio 2014

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Politiche sul lavoro, Boni (radicale PD): attuare contratto di ricollocazione di Ichino

Si è tenuto oggi pomeriggio, nella sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, un dibattito sulle politiche da incardinare nella Regione Piemonte su lavoro e imprese. Sono intervenuti: Roberto Placido (consigliere regionale PD); Giuseppe Garesio (vice presidente Assolavoro -Associazione nazionale Agenzie per il lavoro); Diego Castagno (segretario di LibertàEguale); Igor Boni (candidato radicale alle regionali nelle liste del PD).

Ha moderato il dibattito Marco del Ciello (Associazione Aglietta), esperto di politiche sul lavoro.

Igor Boni:

Di fronte al “disastro Piemonte”, con dati da record negativo su disoccupazione e cassa in deroga, occorre innovare anche e soprattutto in questo campo. La legge finanziaria consente di sperimentare a livello regionale il contratto di ricollocazione; chiedo a Sergio Chiamparino di inserire tra i principali provvedimenti sul lavoro, da adottare nei suoi primi cento giorni di governo, questa proposta del Prof. Pietro Ichino.

Si tratta di uno strumento di welfare per contrastare la disoccupazione, mettendo sullo stesso piano i lavoratori che hanno perso il lavoro. Dobbiamo fornire loro l’alternativa tra percepire il semplice sussidio o sottoscrivere su base volontaria un contratto di ricollocazione. Con questo contratto il lavoratore si impegna a collaborare attivamente al suo reinserimento. Il centro per l’impiego valuta il suo livello di “occupabilità”, cioè quanto può essere difficile per lui trovare un nuovo lavoro; poi consegna al lavoratore un buono che potrà spendere presso uno degli operatori privati accreditati dalla Regione. L’operatore privato affida il lavoratore a un tutor individuale, che lo segue attraverso un percorso intensivo di orientamento, riqualificazione e ricerca di un nuovo lavoro. Il lavoratore è obbligato a partecipare a queste attività e può rifiutare un nuovo lavoro solo se c’è una seria motivazione, altrimenti perde il diritto al sussidio. Per questa attività l’operatore privato viene pagato dalla Regione con una quota che copre i suoi costi fissi e con una quota variabile, che però riceve solo se il lavoratore trova un nuovo lavoro che abbia una durata di più di sei mesi. L’operatore privato viene ricompensato non per i servizi che offre, ma solo per i risultati che ottiene.

Torino, 20 maggio 2014

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Yes, we can(nabis): Radicali presentano petizione comunale per cannabis terapeutica. Boni (radicale nel PD): “Cambiare verso anche su politiche sulle droghe”

Questo pomeriggio una delegazione radicale composta da Igor Boni (candidato radicale alle regionali nella lista PD), Giulio Manfredi (segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Silvio Viale (Presidente Comitato nazionale Radicali Italiani) ha consegnato all’Ufficio Relazioni Pubbliche del Comune di Torino circa 400 firme raccolte in calce alla petizione comunale che chiede al Comune di Torino di attuare una coltivazione sperimentale di cannabis a fini terapeutici. I primi tre firmatari della petizione sono Boni, Manfredi e Alessandro Frezzato (malato di distrofia muscolare, Consiglio generale Associazione Luca Coscioni).

Igor Boni ha dichiarato:

Lo scorso gennaio il Consiglio Comunale di Torino ha approvato un ordine del giorno (a prima firma Silvio Viale) a favore della cannabis terapeutica; è ora di passare dai proclami alle realizzazione concrete, dalle parole ai fatti. In meno di venti giorni siamo riusciti a raccogliere ben oltre le 300 firme richieste dallo Statuto Comunale; e hanno firmato cittadini delle più diverse età ed estrazioni sociali, uno schieramento trasversale che ricorda quello da noi riscontrato l’anno scorso quando raccogliemmo le firme per l’eutanasia legale.

Se sarò eletto in Consiglio Regionale, mi batterò per una legge a sostegno della cannabis terapeutica, come hanno già fatto Toscana, Friuli, Marche, Liguria e Puglia. L’obiettivo finale deve, però, essere una legge nazionale, per evitare disparità di trattamento fra i cittadini residenti nelle diverse regioni.

Torino, 19 maggio 2014

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Regionali: Marco Boato a sostegno di Igor Boni (radicale nel PD). Lunedì dibattito su Green Economy con Lido Riba e Igor Boni

Marco Boato, storico leader ambientalista e già parlamentare ha inviato il seguente messaggio:

Condivido e trovo ottima la scelta fatta in Piemonte da parte di molti Verdi e Civici di sostenere la candidatura in Consiglio Regionale di Igor Boni. Se pur nella lista PD, da Radicale, le sue battaglie per la legalità, le sue competenze ambientali, il suo impegno nella Associazione Adelaide Aglietta, che presiede, potrebbero fare la differenza in una assise che uscirà da elezioni regionali difficili.
L’assenza nella scadenza regionale della lista dei Verdi Europei-Green Italia – lista che è invece positivamente presente alle elezioni europee – potrebbe trovare in Igor BONI e nella sua sincera laicità e trasversalità un valido supporto nella costruzione di un soggetto politico laico ecologista di livello europeo e capace di ridare una casa comune e riavvicinare Verdi e Radicali in nome dei diritti, della legalità, della democrazia, dell’Europa dei Cittadini e, sicuramente, dell’Ambiente come anima del necessario e inderogabile Nuovo Lavoro.

Domani 19 maggio alle ore 18 presso la sede radicale di Torino in via Botero 11/f si terrà l’incontro/confronto dal titolo: “Green economy, motore di sviluppo del territorio” al quale interverranno Lido Riba (Presidente UNCEM), Enrico Quaglino (vice-presidente Ordine Dottori agronomi e forestali) e Igor Boni (Candidato PD alle regionali)

Dichiarazione di Igor Boni (Radicale nel PD)
Sono tanti gli attestati di stima ricevuti per questa campagna elettorale. Questo di Marco Boato mi riempie di orgoglio. L’orgoglio laico e ambientalista, l’orgoglio di chi lotta per i diritti civili e per la democrazia, l’orgoglio di chi tenta umilmente di seguire le orme di Adelaide Aglietta. Se fossi eletto, con gli amici verdi e ambientalisti faremmo entrare in regione il vento della Green economy e della salvaguardia delle risorse naturali, di un’economia che sappia fare bene i conti con l’ambiente. Contro la cementificazione selvaggia e per la protezione dei suoli. Contro la distruzione dei territori che sono parte importante del nostro futuro economico e lavorativo. Un ringraziamento va anche a Dino Barrera (esponente dei Verdi torinesi) per il supporto e il sostegno. L’appuntamento di domani è una ulteriore occasione di confronto e di proposta sui temi che sono cari al mondo ambientalista.

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M5S/Boni, radicali: Davide Bono si scusi per l’utilizzo improprio del gruppo consiliare come sede elettorale

A proposito dell’utilizzo improprio del gruppo regionale da parte del Movimento 5Stelle, smascherato da Eleonora Artesio, Igor Boni, radicale candidato nella lista del PD alle prossime elezioni regionali, ha dichiarato:

«Caro Grillo, domani urlerai ancora la tua rabbia contro i farabutti della politica, mentre i tuoi sodali qui a Torino violano patentemente la legalità fregandosene dei regolamenti che impongono di non utilizzare risorse pubbliche per fini elettorali. Una moralità a senso unico o vi sentite già padroni della Regione?
Cari amici grillini, il fine non giustifica i mezzi, ma i mezzi prefigurano i fini.
Come per il caso Giovine – soli con Mercedes Bresso e senza avervi dalla nostra parte, quella della legalità – mi batterò sempre, a maggior ragione dall’interno del Palazzo, per il rispetto delle regole, anche da parte di chi, come voi, predica bene e a volte razzola male.
Sarebbe opportuno che Davide Bono quantomeno si scusasse con i cittadini piemontesi.»

Torino, 16 maggio 2014

Igor Boni, 348 533 53 09

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